La stagione 2023/2024 del Teatro Nuovo riparte con Pluto dei Sacchi di Sabbia

La Stagione 2023/2024 del Teatro Nuovo di Pisa riparte questo sabato (14 ottobre) da “Pluto“, adattamento dell’ultima commedia di Aristofane della compagna “I Sacchi di Sabbia“. Prodotto da I Sacchi di Sabbia/Compagnia Lombardi-Tiezzi in collaborazione con Kilowatt, Armunia, con la consulenza di Francesco Morosi e il sostegno di MIC e Regione Toscana, lo spettacolo vedrà sul palco Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano.

SINOSSI

Protagonista del Pluto, l’ultima commedia di Aristofane, è il Denaro. È una novità: nelle commedie erano comparsi crapuloni scialacquatori, funzionari corrotti, avari – tutti personaggi che avevano a che fare con il denaro, ma mai il Denaro in persona. Solo un teatro potentemente simbolico come quello di Aristofane poteva introdurre un simile personaggio-allegoria – Pluto, il dio della ricchezza – costruendogli intorno una bizzarra teoria economica e una ancor più bizzarra avventura.
Cremilo, un ateniese qualunque, ha un problema pressante: come mai chi è ingiusto arricchisce e chi è giusto versa nella povertà? La risposta è semplice: Zeus, invidioso degli uomini, ha accecato Pluto, il dio della ricchezza, che da quel momento non sa più distinguere gli onesti dai disonesti, e finisce per premiare i secondi a danno dei primi.

L’impresa di Cremilo, allora, è delle più difficili: restituire la vista a Pluto a ogni costo (anche a costo di scontrarsi con la temibile Povertà), così da permettergli di arricchire solo i giusti – e di convincere gli ingiusti a convertirsi. Ci riuscirà? Aristofane, attraverso Cremilo, immagina un’economia etica, capace, attraverso la sanificazione del Dio Quattrino, di migliorare il mondo una volta per tutte, sfidando il potere e l’autorità – anche quella suprema di Zeus. La fantasia dell’eroe comico è una forza di rivoluzione che esecra il mondo nelle sue storture e ha la capacità straordinaria di reinventarlo e rifarlo.

I Sacchi di Sabbia ripropongono il Pluto nella sua interezza, in una versione persino filologica (quattro attori interpreteranno tutti i personaggi, proprio come nell’Atene di Aristofane): magari è il momento giusto.
La chiave interpretativa dei Sacchi di Sabbia è di leggere Aristofane con quella consueta della comicità utilizzando una recitazione brillante, particolarmente efficace nella prima parte di un allestimento che ha ancora bisogno di ulteriore rodaggio per crescere.

Walter Porcedda, Gli stati generali, 19 luglio 2023

L’ultima fatica artistica dei Sacchi di sabbia, da quasi 30 anni una delle realtà più significative della
Toscana teatrale, impegnata nella rilettura di grandi classici in chiave arguto-pop, con interventi sempre interessanti che hanno a che fare con le forme post-drammatiche del linguaggio, ma anche con il tema della accessibilità e della semplicità del codice. Lo spettacolo vede in scena quattro interpreti (Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano) e si apre con l’attrice che, suonando un ukulele, detta il ritmo del movimento scenico, cui è dedicata una particolare cura in tutta la creazione. Poco gioco di luce, una scelta quasi brechtiana di tenere volutamente a bada qualsivoglia deriva enfatica e/o retorica. […] un testo di sconvolgente modernità che viene reso con ironica leggerezza ma senza che questo impedisca di accogliere diverse letture, caustiche e stratificate, della proposta.

Renzo Francabandera, Paneacquaculture, 21 luglio 2023

Pluto è stato reso cieco da Zeus e, non potendo vedere, distribuisce senza criterio la sua ricchezza che

così, anziché alle “personcine” per bene finisce ad ogni genere di sfruttatori, egoisti e corrotti, in un
ribaltamento ante-litteram della morale weberiana secondo la quale è la ricchezza che indica la persona per bene e non la persona per bene che merita la ricchezza. Riacquistata la vista (per ipotetico miracolo) le cose si ‘aggiustano’ e la ricchezza fluisce verso chi è onesto in un solo apparente Happy End. […] La compagnia coglie questo processo e lo sviluppa correttamente oscillando tra l’onirico e il grottesco, non tralasciando l’amarezza anche quando la risata si fa, attraverso loro, piena e meritata. Una recitazione dalla figuratività astratta, balenante di gags e battute che della reiterazione fanno veicolo di significante svelamento. Vuol dire essere nello spirito della narrazione e portare quello spirito nella presente contingenza in cui la dittatura del denaro si è fatta ormai stringente ed egemone.

– Maria Dolores Pesce, Rumor(s)cena, 10 agosto 2023

INFO E BIGLIETTI

Lo spettacolo andrà in scena presso il Teatro Nuovo di Pisa, in piazza della stazione n. 16, sabato 14 ottobre alle ore 21.00. È possibile prenotare i biglietti sul circuito “Ciaotickets” (info nella sezione “Prossimi Eventi” del sito), acquistarli in prevendita al Botteghino del teatro oggi e giovedì, dalle ore 16.00 alle ore 19.00, oppure da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

Ricordiamo che per partecipare allo spettacolo è obbligatorio il tesseramento all’associazione Binario Vivo APS, che gestisce il Teatro Nuovo, al costo di €3,00, valida per tutti gli spettacoli fino al 31/12/2023. Potete tesserarvi direttamente in teatro, oppure in biglietteria.

Per il calendario completo della stagione potete consultare la sezione “Stagione 2023/2024” del sito.

Ci vediamo in teatro!

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