La seconda fase operativa del progetto è stata ad aprile 2023 sempre a Sarajevo. Questa volta 9 attori, 4 dall’Italia, 4 dalla Bosnia e uno dalla Norvegia hanno visitato i capi profughi e hanno passato del tempo, hanno mangiato, suonato, parlato con parecchi di loro, e otto profughi sono stati invitati al SARTR per un workshop teatrale con gli stessi attori tenuto da Gianluca Iumiento.
Durante questi giorni di esperienze comuni con i rifugiati gli attori hanno affrontato un lavoro di ricerca sul tema della migrazione attraverso l’assegnazione di diversi compiti e ambiti di riflessione. Queste ricerche – riflessioni- esperienze personali si sono tradotte in performances teatrali condivise con il gruppo, individuando così i temi di ogni spettacolo.
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