Uno spettacolo ispirato alla vita e alle opere di Arthur Rimbaud della compagnia Teatro Cantiere

Con: Ginevra Gavazzi, Samuele Fortunato Regia

Arrangiamenti musicali: Samuele Fortunato, Ginevra Gavazzi, Sara Pirotto

Testo: Hengel Tappa, Ginevra Gavazzi, Samuele Fortunato

Nell’agosto del 1891 dopo una vita di viaggi, avventure e affari in Europa, Asia e Africa Arthur Rimbaud, il poeta dalle suole di vento, si ritrova malato e prossimo alla morte presso l’ospedale della Conception di Marsiglia, accudito dalla sorella Isabelle. Poco si sa di quel periodo, solo è possibile intuirne la drammaticità dalla disperata corrispondenza di Isabelle con la madre. È un momento di dolore cosmico, nevrosi, follia. Arthur sente prossima la fine e tutta la sua vita gli si para davanti in un turbine di visioni e sogni ad occhi aperti. Come in un girone infernale dantesco, Rimbaud è costretto a fare i conti con i suoi peccati, con le cose che non si è mai perdonato, con le parole mai dette. Come un meccanismo inceppato il tempo si ferma e continua a ripetersi privo di senso e di scopi, mettendo alla luce un’anima debole e provata il cui ardore non ancora sopito cerca una verità oramai irraggiungibile.

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